Nucleare, Cecchetti (LEGA): “Rincaro energia obbliga aprire riflessione”
(AGI) - Roma, 14 feb. - "Il rincaro dei costi dell'energia e del gas obbliga inevitabilmente ad una riflessione sull'approvvigionamento energetico italiano, anche alla luce dei rischi di un conflitto, che speriamo non esploda, tra Russia e Ucraina, senza dimenticare quelli gia' in corso in altre aree come il Nagorno Karabakh. E la riflessione da aprire e' quella sul nucleare, che in Italia rappresenta un tabu' intoccabile dal 1987, dal referendum deciso dall'onda emotiva provocata dal disastro di Chernobyl. Da quel referendum sono trascorsi 35 anni e intanto il nucleare continua ad essere utilizzato in quasi tutti gli Stati occidentali con evidenti vantaggi energetici ed ecologici e intanto la tecnologia e l'impiantistica hanno fatto enormi passi in avanti sia nella sicurezza che nel green. Intorno ai nostri confini abbiamo decine di centrali nucleari in piena attivita', la Francia ha 19 centrali nucleari attive e la Svizzera 5 per cui il nord Italia e' circondato da centrali nucleari straniere e non da oggi, ma gia' dal 1987, da quando l'Italia ha detto stop al nucleare mentre gli Stati confinanti andavano avanti... Di fronte ai continui rincari energetici, e alla necessita' per l'Italia di approvvigionarsi di energia da Paesi che a loro volta la ricavano proprio dal nucleare, aprire una riflessione seria sul tema del nucleare e' opportuno, anzi necessario". Lo dichiara Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier.