Milano, 29 gennaio - Via libera dal Consiglio Regionale, con l’approvazione del Progetto di Legge n.45, che istituisce la Rosa Camuna quale Bandiera della Lombardia. Nel dibattito in aula è intervenuto il consigliere regionale della Lega, Alessandro Corbetta.
“Oggi è un bel giorno per la Lombardia – ha affermato Corbetta – perché doniamo ai nostri cittadini un simbolo in cui riconoscersi ancora di più. Il simbolo della Rosa Camuna è un segno-ponte, che unisce la storia millenaria dei lombardi con le mete che ci attendono. La Rosa Camuna, ideata nel 1975 da designer di fama mondiale quali Bob Noorda, Bruno Munari, Roberto Sambonet e Pino Tovaglia, rappresenta molto bene lo spirito lombardo, che affonda le radici lontano nei millenni, nella preistoria dei graffiti camuni ma ha la vocazione di guardare ogni giorno al futuro e all’innovazione”.
“Ora è nostro compito – ha proseguito il consigliere della Lega – far conoscere in misura maggiore questo simbolo e diffonderlo, con adeguate risorse, negli Enti Locali e fra i giovani della Lombardia, affinché se ne comprenda pienamente la storia e il significato. Per questo obiettivo ho presentato un ordine del giorno, approvato dal Consiglio Regionale, che impegna la Giunta ad individuare le risorse necessarie”.
“Ho presentato poi un altro ordine del giorno, anch’esso approvato dall’aula – ha dichiarato Corbetta – per valorizzare i simboli, le bandiere e gli stendardi storici della Lombardia, ad esempio la Croce di San Giorgio o il Ducale, che hanno caratterizzato le varie fasi della nostra storia”.
Nel corso del suo intervento il consigliere Corbetta ha ringraziato l’on. Fabrizio Cecchetti, che da consigliere regionale aveva proposto per primo l’adozione della rosa camuna quale bandiera lombarda. “Finalmente – ha dichiarato l’on. Cecchetti – la Lombardia ha la sua bandiera. Un’ottima notizia, bisogna infatti considerare che fino ad oggi la nostra Regione era l’unica tra le grandi regioni europee a non avere un proprio vessillo riconosciuto. Una battaglia di grande importanza per la nostra identità e cultura che da diversi anni stiamo portando avanti e che oggi si è conclusa in maniera positiva. Ora i Lombardi hanno a tutti gli effetti un simbolo in cui riconoscersi come comunità e come popolo”.